Mosca nata espressamente per la pesca della cheppia. Realizzata semplicemente con del kalf tail, pochi filamenti di Krystal Flash e un pezzettino di tubicino da intreccio, più comunemente conosciuto come “Scubidù” ( o Scoubidou che dir si voglia ). Variando il colore del tubicino o semplicemente quello dell’ala si possono ottenere moltissime combinazioni di colori. Una mosca che risulta sicuramente semplice nella realizzazione, molto accattivante dal punto di vista della silhouette e ben resistente anche in caso di numerose catture. Ecco nel dettaglio come realizzarla in una delle sue innumerevoli combinazioni di colore.
La ricetta
Amo: dorato gambo corto size 6 – 8
Corpo: tubicino per Scubidù color lime
Coda: Krystal Flash chartreuse
Filo di montaggio: nero
Ala: kalf tail tinto arancio
Sequenze di montaggio
Foto 1) Iniziamo posizionando l’amo sul morsetto, pinzandolo sul gambo e con la punta
rivolta verso il basso.
Foto 2) Infiliamo un pezzetto di tubicino dalla punta dell’amo e dopo avergli fatto fare la
curva, facciamo fuoriuscire la punta.
Foto 3) Regoliamo la lunghezza del tubicino, avendo cura di tagliarlo inclinato e
riposizioniamo l’amo sul morsetto.
Foto 4) Infiliamo nel tubicino un’asola passa filo in acciaio armonico o un semplice
spezzone di nylon doppiato.
Foto 5) Infiliamo alcuni filamenti di flash nel passa filo.
Foto 6) Tiriamo all’interno del tubicino i filamenti di flash facendoli uscire in prossimità
dell’occhiello dell’amo.
Foto 7) Con la seta di montaggio, dopo aver spostato leggermente indietro il tubicino,
fissiamo i filamenti di flash in prossimità dell’occhiello dell’amo.
Foto 8) Recidiamone l’eccedenza.
Foto 9) Riportiamo in avanti il tubicino fissando anche questo in prossimità dell’occhiello
dell’amo.
Foto 10) Regoliamo con le forbici i filamenti di flesh dietro per formare la codina.
Foto 11) Fissiamo un ciuffo di calf tail rivolto in avanti.
Foto 12) Ribaltiamolo all’indietro e concludiamo con alcuni giri di seta di montaggio a
formare la testina. Successivo nodo di chiusura e goccia di colla.
Foto 13), 14) e 15) Alcune varianti di colore.
Antonio Rinaldin